Luug |
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| Quel giorno capì che il mio sesto senso non solo sbaglia, ma lo fa anche di molto! Infatti il ragazzo, al contrario delle mie previsioni, si era avvicinato tutto gioioso a me, salutandomi con calore. Era evidente che si ricordasse di me dopo la sera di qualche giorno prima. Con un sorriso incerto lo salutai, alzando al tempo stesso la mano e agitandola. - Ciao...- dissi - Di nuovo qui anche tu, eh?- Provai a iniziare uno stralcio di conversazione, anche perché lo sconosicuto era intenzionato a stare in mia compagnia e, in fondo, quel suo modo di fare così gioioso e solare non aveva potuto che farmi piacere. Scivolai appena qualche centimetro sulla panchia, nonostante il posto ci fosse, per fargli capire che era il benvenuto e che la sua presenza non mi disturbava affatto.
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