Tre buoni motivi per incontrarsi

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Dagda16
view post Posted on 3/11/2011, 22:35




phoenix

Quegli stronzi, come al solito, mi avevano portato con loro solo per fare da reggicandela poi appena avevano iniziato ad andare su di giri e a trombare come conigli in calore, mi avevano cacciato di casa. Al che io avevo detto un sonoro vaffanculo, avevo chiamato un taxi e, prima di salire, avevo rotto i loro vetri di casa lanciando pietre. Così imparavano quei figli di puttana!
Il taxi mi lasciò appena a qualche chilometro da lì, in un quartiere che non sapevo neppure se conoscevo o no, i negozi non mi sembravano familiari, ma le strade stranamente sì. Barcollai lungo il marciapiede, sentendomi la vescica piena, avevo bevuto troppa birra e ora dovevo fare una bella pisciata.
Mi guardai intorno, mi nascosi dietro un bidone e la feci, per poi tornare a camminare dopo essermi sistemato. D'un tratto uno mi venne addosso, mi fece cadere e si mise a ridere.
Tua madre t'ha insegnato a camminare, testa di cazzo? sbottai, rimettendomi in piedi e iniziando a spintonarlo.
Quello se ne andò appena sentì odore di alcool, ma non mi importava. Diedi un calcio al bidone bestemmiando, rovesciandone il contenuto sulla strada.
E adesso chi pulisce eh? In sta città di merda non c'è nessuno che ha voglia di pulire il suo stesso schifo, mi fate veramente vomitare! sbottai, calciando un altro bidone.
Branco di stronzi, tutti a ridervela! l'ennesimo bidone crollò in terra spargendo rifiuti organici sull'asfalto.
Fanculo a tutti, al mondo!
 
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´mr kanda
view post Posted on 3/11/2011, 22:37






Camminavo tranquillamente dopo una piccola passeggiata nel parchetto vicino casa. Il crepuscolo emanava una luce violacea intensa che andava via via scurendo fino ad arrivare ad una tonalità scura, quasi nerastra. Non smisi di camminare, mi piaceva, e mi accorsi di essere a pochi isolati dalla spiaggia. Poi avrei preso un taxi, questo era poco ma sicuro. Non avrei voluto perdermi in quel labirinto di vicoli e stradine anguste. Non mi piaceva affatto l'idea. I miei occhi si fecero sottili. Un'ombra in lontananza barcollava, le luci al neon di alcuni locali illuminavano quella figura di tanto in tanto. L'ombra andava lenta rispetto al mio passo e la raggiunsi in pochissimo tempo, questione di pochi minuti. Era un ragazzo, ovviamente, e bestemmiava in aramaico, forse da un ora o due. Era interessante studiarlo e studiare la mia reazione: non ne ero impaurito, certo, a primo impatto mi aveva dato una sensazione strana che quasi me ne allontanai, ma poi provai una certa compassione, un po' di pena. Sarà stata la stupidità magari. Per studiarlo meglio però dovevo avvicinarmici, almeno un pelo. E dirgli qualcosa, qualcosa che avrebbe dimenticato sicuramente. « Ti serve una mano a buttar giù qualche bidone? » chiesi, in modo serio, vedendo la moltitudine di rifiuti e pattumiere rovesciate al suolo. « O magari soltanto un po' di compagnia! » quel ragazzo somigliava per certi versi a Raimboud: un pazzo furioso che in fondo ce l'aveva con il mondo intero. Tanta rabbia e poco sfogo. A parte masturbarsi, ovvio.

 
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Dagda16
view post Posted on 3/11/2011, 22:56




phoenix

Mi voltai appena sentii una voce, stavo per fiondarmi addosso a lui e bagattarlo di botte, ma mi fermai. Lo guardai male per qualche minuto.
Fai un po' quello che ti pare, per quello che mi frega... risposi, davvero acidamente, ma non potevo dire di aver avuto una madre che mi insegnasse l'educazione. E fanculo pure lei, fanculo i suoi amanti maledetti e che si fottessero tutti gli altri. Mi lasciai cadere in terra, sedendomi, con la schiena e la testa appoggiati al muro, gli occhi chiusi e il fiatone.
Non mi importava di cosa volesse fare lì quel tipo, mi bastava che non avesse da scassare anche lui con le solite battute puriste del cazzo, anche se non mi sembrava il tipo, visto che si era messo a parlare con me.
Chi sei te? Devi avere davvero poco da fare se perdi tempo con un fallito feci, dopo un po' che stavo seduto lì, a sentire la testa pulsante di rabbia e adrenalina che non sapevo dove spendere.
Maledizione, che serata marcia!
 
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´mr kanda
view post Posted on 3/11/2011, 23:04






Classico discorso da ubriaco « Io sono inutile, io sono inutile, solo questo sanno dire... » mi lamentai mentalmente, anche se poi allontanai il pensiero « E perchè sei inutile? » chiesi tranquillamente, e seguendo l'istinto mi abbassai e mi misi di fronte a lui, guardandolo dritto negli occhi. Non sapevo bene perchè cavolo mi ero fermato, e non sapevo perchè ero lì a parlare con un tipo ubriaco marcio. Forse mi faceva tenerezza, forse mi ricordava il nonno che non conobbi perchè tornava sempre ubriaco e rimaneva al bar tutto il giorno, forse volevo salvarlo per quella ragione, per non fargli sprecare la vita o forse perchè ero troppo, decisamente troppo, buono. « Nè io, nè te siamo inutili... Vuoi fare qualcosa? » presi una sigaretta dal pacchetto di Camel Light e la accesi con lo Zippo che avevo nella tasca. Ampie volute di fumo si stagliarono sopra le nostre teste. Gli tesi il pacchetto, in segno d'offerta. Mi sarei giocato la carta dell'amico. Quello vero magari. Il ragazzo era fin troppo agitato e in uno stato adrenalinico pazzesco, nemmeno si fosse fatto di qualche strana ed innovativa sostanza stupefacente. Chissà qual'era il suo nome. Ero proprio curioso...

 
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Dagda16
view post Posted on 3/11/2011, 23:22




phoenix

Lo guardai sbuffando.
Lo sono e basta risposi, ancor più acido di prima, fissando il marciapiede di piastrelle di pietra. Non avevo davvero idea di che fare, dove andare... non avevo voglia di farmi compatire dagli estranei, e se questo tipo cercava di parlare con me solo per pietà faceva meglio ad andarsene a quel paese.
Non fumo, e non ho detto che sono inutile, ho detto che sono un fallito sbottai, guardandolo truce. Continuai a lanciargli sguardi caustici, finchè non persi la voglia e voltai la testa da una parte, fissandomi su un idrante.
Cazzo Sam... ti dovevo regalare un cellulare, porca troia... mormorai.
 
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´mr kanda
view post Posted on 3/11/2011, 23:23






Non v'era quasi più motivo di parlargli, infatti mi sedetti di fianco a lui, poggiato con la testa e la schiena al muro. Allungai le gambe e aspettai una sua mossa. Non avrei fatto nulla per quel momento, avrei solo risposto alle sue domande, se mai ce ne fossero state. Lui borbottò qualcosa di incomprensibile ma lascia perdere anche quello. Lungo il vicoletto un bidone luccicava a causa del fuoco che vi avevano acceso. Sembrava una stella, ma era fin troppo ovvio che non lo era realmente. Un leggero tepore veniva dalla nostra parte e la nottata si sarebbe fatta meno fredda. Probabilmente avrei aspettato che il tizio si addormentasse per fare qualsiasi altra cosa. « Bah... » sussurrai a me stesso.

 
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Dagda16
view post Posted on 3/11/2011, 23:24




phoenix

Per poco non mi addormentai, perso nei miei pensieri uno più marcio e disagiante dell'altro, e il sapore dell'alcol in bocca, il freddo nelle ossa che penetrava fino nel midollo come un cancro che non si ferma mai.
Alzai lo sguardo verso il cielo, non si vedevano le stelle per colpa delle luci della città, un gatto si avvicinò a noi e ci guardò.
Sei ancora qui eh? mi voltai verso quell'altro. In fondo alla strada, si sentiva un sassofono suonare: probabilmente un suonatore di strada che cercava qualche spicciolo.
Suonava piuttosto bene.
Sospirai. E il povero capitano,
senza il culo che gli spetta,
con l'uccello duro in mano,
si tien la voglia stretta
recitai, senza sapere dove l'avevo sentito. Ma in fondo non m'importava, nulla mi importava più.
 
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´mr kanda
view post Posted on 3/11/2011, 23:26






Mi misi a ridere leggermente « Carina questa, me la devo segnare! » dissi senza guardarlo. Quella canzone mi fece tornare in mente certe voglie a dirla tutta. Chissà se lui poteva soddisfare le mie voglie. In fondo si sa che da ubriachi si esprime la pura e semplice verità! Sfruttai questo fatto a mio favore per una volta, anche se poteva sembrare meschino per certi punti di vista « Quindi vuoi scopare, eh? Che ne dici se ti porto da me? » ovviamente non lo avrei fatto, non subito almeno. Prima avrei dovuto sapere il suo nome. « Non so se ti interessa comunque, ma io sono Alex, o Alexander se proprio vuoi. » il gatto nero iniziò a strusciarsi sulle gambe del ragazzo e immaginavo già la sua reazione. Risi mentalmente in previsione ai suoi gesti contro quel povero gattino.

 
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Dagda16
view post Posted on 3/11/2011, 23:27




phoenix

Lanciai un'occhiata bieca al tipo che stava accanto a me. Sbuffai rumorosamente e non dissi nulla, mi limitai ad un "Mmh" quando mi disse il suo nome. Il micio nel frattempo stava strusciandosi su di me, allungai una mano e me lo misi in grembo, carezzandolo distrattamente, mentre lo sentivo tutto scosso dalle fusa.
Che ne sai che non ho malattie? O che non sono un drogato? Potrei entrare in casa e accoltellarti, non lo sai? Sei furbo a fotterti gli sconosciuti... risposi, pensando a che nome dare a quel gatto. Era mia abitudine raccattare i randagi, perchè in fondo li sentivo vicini a me.
Fenny rantolai, per poi mostrargli il gatto.
E lui è Motherfuckah conclusi, riportandomi il gatto sulle ginocchia.
 
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´mr kanda
view post Posted on 3/11/2011, 23:28






« Punto primo » ispirai profondamente, con un lieve sorriso « non era quella la domanda, e secondo » continuai subito « dimmelo tu se hai malattie, se ti droghi o altro! » in fondo mi interessava, ma forse Fenny (così doveva chiamarsi il ragazzo) non sapeva che esistevano i preservativi e a casa mia ne avevo una piccola scorta per le... Emergenze. Mi meravigliai alla sua reazione con Motherfuckah. Era dolce. E soprattutto Fenny era gay. Come volevasi dimostrare. Ero contento di aver trovato qualcuno con una mia caratteristica (la frociaggine), ma da quel momento avrei dovuto giocare bene e lealmente. In fondo molte storie iniziano grazie a dei momenti stupidi e quello aveva tutta l'aria di essere un momento stupido (per certi versi anche tragicomico).

 
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Dagda16
view post Posted on 3/11/2011, 23:34




phoenix


Mentre sollevavo Moth per capire se fosse maschio o femmina, ascoltai Alex farmi la sviolinata che dovevo dirgli io che diavolo avevo o no.
E' una femmina conclusi, non notando genitali evidenti e tastando la pancia del gatto, sentendo due file di mammelle sporgenti.
Non mi drogo, ho problemi erettili quindi non scopo e non ho malattie, però puzzo di alcool e il cazzo non mi funziona, quindi non vedo perchè dovresti portarmi a casa tua per trombare risposi semplicemente, senza un tono particolare.
Ti è andata male stasera Alex... ci sono tanti bei ragazzi da fottere, cercatene uno a cui funziona l'armamentario
Avevo voglia di un'altra birra...
 
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´mr kanda
view post Posted on 3/11/2011, 23:35






« Magari non voglio trombare! » dissi ridendo « Mi si sta appiattendo il culo qui... Andiamo a bere qualcosa? » chiesi titubante « Qualcosa di fortino magari... » sussurrai a me stesso. Avevo voglia di assenzio, non so per quale motivo « Comunque tranquillo, non mi interessano i problemi del tuo uccello, e poi ci deve essere una soluzione al problema. » mi alzai velocemente, notando un bel tatuaggio sul collo di Fenny. « Dai su! E poi andiamo da me, sto qui vicino, così ti riposi. » ero un pazzo, lo riconosco, ma adoravo terribilmente le diavolerie! Ero un vero demonio quando mi ci mettevo.

 
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Dagda16
view post Posted on 3/11/2011, 23:36




phoenix

Lo guardai con un sopracciglio alzato. Sei tu che mi hai chiesto di scopare, io non ho detto proprio niente, quindi adesso non cambiare le carte in tavola mi alzai, tenendomi il gatto in braccio.
Non è una buona idea entrare in un locale con un animale... è meglio se lo lascio a casa tua, anche se ho paura che farebbe disastro senza nessuno a guardarlo... riflettei, carezzando la testa del micio, fra le orecchie. Miagolò, forse aveva fame...
Facciamo così, andiamo a casa tua, tu stai lì col gatto e io vado a prendere un po' di bottiglie, ci stai? proposi, visto che Mother non lo volevo lasciare per strada.
 
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´mr kanda
view post Posted on 3/11/2011, 23:38






« Mmm... Ok. Però lasciami il tuo numero di telefono, che è meglio. » dissi dopo aver ragionato in modo sommario. Se quello fosse scappate mi avrebbe appioppato il gatto, che non mi sarebbe dispiaciuto però era suo e non mio tutto sommato. « Vieni, andiamo verso casa mia... » andai verso la strada principale e presi il telefono dalla tasca, spensi la sigaretta che avevo acceso prima e digitai nel frattempo il numero per i taxi. Dopo un paio di squilli mi risposero dalla centrale, lessi velocemente il nome della via e lo dissi al tizio che stava al telefono con me. Di lì a cinque minuti arrivò il taxi giallo fiammante « Avanti! Odio camminare a quest'ora! » salì difilato sul mezzo e lo aspettai. « Taxista, ci porti al numero 8 di Jonhaway Street! »

 
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Dagda16
view post Posted on 3/11/2011, 23:43




phoenix


Mi misi a camminare lì intorno mentre Alex telefonava al taxista. Intanto controllavo il gatto girandomelo tra le mani, era abbastanza piccino da prestarsi bene a quella stramba analisi, ma volevo essere sicuro che stesse abbastanza bene, per ora, da non richiedere cure veterinarie.
Alla fine si addormentò fra le mie braccia e io, levandomi il giacchetto, lo avvolsi lì per nasconderlo dalle occhiate del taxista, mica volevo storie oh!
Salii sul taxi quando arrivò e carezzando il gatto da sotto la giacca apparentemente appallottolata, chiusi la portiera.

Continua qui

Edited by ´mr kanda - 3/11/2011, 23:48
 
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