Forse siamo più simili di quanto pensiamo...

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blackychan
view post Posted on 9/12/2011, 15:53




Continua da trees ad squirrel




Lo seguii cercando di mantenere il suo stesso passo, cosa impossibile dato che si era quasi messo a correre, talmente era perso nei suoi pensieri.
Rallentò soltanto quando arrivammo davanti ad un condominio e lo vidi scuotere la testa e sorridere verso di me, era un sorriso davvero triste, quello che stava pensando doveva essere davvero spiacevole e frustrante... che non volesse entrare in casa?
Mi accorsi che aveva ricominciato ad andare veloce, stavolta mantenni il passo o almeno ci provai.
Alla fine, non riuscendo più a vederlo in quello stato, gli andai vicino e mi sporsi per guardarlo meglio in volto, ma la cosa non mi venne molto facile, era troppo veloce, davvero!
Gli presi allora un polso e lo tirai appena indietro, verso di me.
Credo che dovresti dirmi ciò che pensi, se no divento cupo pure io!
Tentai di sorridergli per apparirgli un po' più convincente.
 
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Dagda16
view post Posted on 9/12/2011, 17:51




ewantanatos

Mi chiese di parlargli delle mie preoccupazioni, fermandomi per un polso. Eravamo quasi arrivati, me ne accorsi solo in quel momento.
Mi voltai verso di lui. Nulla, davvero... risposi. Frugai in tasca e presi le chavi, continuando a camminare finché non arrivai alla porta del mio condominio.
Il mio vicino si sporse dalla terrazza. Non avevo mai sopportato quell'uomo. E infatti mi fece fare una figura che per me sarebbe stata meglio evitare.
Con un grugnito, abbaiò una frase voltandosi verso la moglie: Insomma, non se ne può più di quel frocio che porta ragazzi in casa. L'ha pure cambiato, stavolta. Io non ne voglio di quegli schifosi intorno a casa mia.
La moglie dell'uomo si affacciò, cercando di portare dentro il marito. Scusalo, Ewan mi disse.
Lei invece era una signora molto gentile. Mi chiedevo spesso per quale inspiegabile motivo aveva sposato un ignorante del genere.
Non mi volevo voltare verso Victor per vedere la sua faccia. L'inconsapevolezza mi sembrava giovare di più... per quei pochi secondi in cui rimasi davanti alla porta.
 
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blackychan
view post Posted on 9/12/2011, 18:45







Nulla? Ma chi voleva prendere in giro!
Gli lasciai il polso e continuai a seguirlo senza dire una parola, insomma se non voleva parlarmene non potevo costringerlo.
Arrivati alla porta del condominio sentii la voce di un vecchio sbraitare come un folle.
Insomma, non se ne può più di quel gay che porta ragazzi in casa. L'ha pure cambiato, stavolta. Io non ne voglio di quegli schifosi intorno a casa mia!
O cavolo! Ma tu guarda questo rimbambito! Ma gli era andato in pappa il cervello?
Abbassai lo sguardo quando quel brutto razzista ebbe finito, non perchè mi vergognassi, figuriamoci avevo sentito di peggio, ma per lasciare un pò di privacy ad Ewan.
Quando poi uscì anche la signora per scusarsi il ragazzo rimase immobile davanti al portone.
Lentamente, senza dir nulla, gli sfilai le chiavi di mano, aprii il portone, tolsi le chiavi e prendendolo nuovamente per il polso lo condussi dentro.
 
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Dagda16
view post Posted on 9/12/2011, 19:17




ewantanatos

Non mi accorsi neppure che Victor aveva aperto il portone al posto mio e mi aveva condotto dentro.
Ero abituato a ricevere quel "buongiorno" dal mio vicino, ma... non era bello avere un omofobo che ti strillava in faccia la tua natura con quel disprezzo. Avrei voluto urlargli di chiudere quella cazzo di bocca.
Ma non avevo la voce, e nessuno me l'avrebbe data.
Portai Victor fino all'ascensore. Entrai, aspettando che mi seguisse.
Poi improvvisamente mi girai verso di lui.
Adesso che lo sai... hai cambiato idea? premetti il tasto dell'ascensore, e quella iniziò a muoversi verso l'alto.
 
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blackychan
view post Posted on 9/12/2011, 19:37







Seguii Ewan fin dentro l'ascensore, guardai ogni suo gesto che il suo corpo faceva per il nervoso, poi si girò verso di me e mi chiese se era cambiato qualcosa.
Sorrisi, e ravvivandomi i capelli, mi avvicinai a lui e portandomi gli occhiali in testa risposi:
L'avevo già capito da un pò...Più o meno quando avevi parlato del tuo "amico"
Mi rimisi gli occhiali allontanandomi appena da lui appoggiando la schiena alla parete dell'ascensore.
Comunque rilassati, rimango qui, non vado proprio da nessuna parte.
Abbassai lo sguardo sentendomi un po' "scoperto". Insomma se lui avesse scoperto che anche io ero come lui...
Cosa sarebbe accaduto?
 
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Dagda16
view post Posted on 9/12/2011, 19:41




ewantanatos

Scossi la testa, rassegnato, quasi. Intuiva molte più cose di quante non ne desse a vedere. Ma il fatto che non se ne fosse andato mi tranquillizzava.
La porta dell'ascensore si aprì, e raggiunsi la porta.
Lui è davvero mio amico... ma se dovesse restare in casa mia questa notte... lui mi piace, e trovarmelo tanto vicino, comporta sempre certe conseguenze... spiegai velocemente, voltandomi verso Victor un'ultima volta prima di entrare nel mio appartamento.
Tre stanze: cucina-sala, bagno, camera da letto.
Ci vivevo bene, nel mio casino. Andai alla credenza e presi due bicchieri.
Fame? Sete? chiesi, avvicinandomi al frigorifero. Lo aprii e iniziai a prendere un po' di quello che c'era dentro, dovevo mangiare.
Appoggiai tutto sul tavolo e passai un momento in camera. Buttai tutti i vestiti che avevo addosso nella cesta per la lavatrice e indossai la lunga maglia nera col logo dei Rolling Stones che tenevo per stare in casa. Già da lì si doveva intuire quanto mi piaceva la musica: non tenevo oggetti inutili o senza alcun significato in casa mia.
 
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blackychan
view post Posted on 9/12/2011, 19:55






Mi diede delle spiegazioni, ma sinceramente non ve ne era alcun bisogno. Si diede da fare per offrirmi qualcosa, apprezzavo il suo sforzo e poi aveva sete si...
Se hai della birra ne prendo volentieri, grazie!
In casa c'era un pò di casino, ma tutto sommato era okay, era accogliente, come la mia casa non lo era mai stata.
Lo vidi andare in quella che sicuramente doveva essere la sua camera da letto, così presi a vagare per l'appartamento.
Un suo amico eh? See come no!
Eppure questo ragazzo mi ricordava tanto me.
S-so cosa si prova, cosa stai provando ed è un casino, però forse tutto potrebbe risolversi per il meglio.
Vidi un divano e mi accomodai sistemandomi nuovamente gli occhiali aspettando che uscisse.
 
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Dagda16
view post Posted on 9/12/2011, 19:58




ewantanatos

Balzai quasi fuori dalla mia stanza, diretto al frigo. Avevo quanta birra voleva, anche se più che altro di alcolici tenevo liquore al mirtillo.
Presi una lattina e versai metà contenuto nel suo bicchiere, l'altra metà nel mio.
Bevvi velocemente, a stomaco vuoto era la cosa meno consigliabile, ma... me ne fregai.
Posai il bicchiere vuoto davanti a me e sospirai.
Ventitre anni di sfiga... se mia madre e mio fratello mi stanno guardando da lassù, vorrei sapere se il Signore mi sta facendo passare i dolori infernali solo perché mi piacciono gli uomini e non le donne... riflettei.
Forse essere nato muto era la mia punizione per quello, per il fatto che non ero etero e tanto meno volevo esserlo.
Ma ho deciso di smetterla. Se tutti quelli di cui mi innamoro mi prendono per il culo, allora non mi innamorerò più. Non ho più intenzione di vedere gente ridermi in faccia o tradirmi con delle puttanelle solo perché hanno capito che mi sbattevano solo per sfogare le loro maledette, schifose frustrazioni sbattei un pugno sul tavolo.
Tanto ormai potevo anche dirglielo. Non mi importava più di come potevo sembrare, e comunque glielo avevo già detto: in cambio del suo favore avrei fatto qualunque cosa, nei limiti del possibile.
 
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blackychan
view post Posted on 9/12/2011, 20:09






Lo vidi Sbattere il pugno sul tavolo, sobbalzai non me l'ero completamente aspettato, pensavo fosse un tipo un po' più pacato, ma dopo quello che mi aveva detto era logico che fosse frustrato, lo ero stato pure io molto tempo prima quando mi ero sentito preso in giro dal mio migliore amico.
Basta! Non volevo che lui si sentisse in quel modo, avrei fatto qualunque cosa per vederlo stare meglio e non autocommiserarsi.
Mi alzai deciso, andai verso il tavolo, presi il bicchiere e schiarendomi la voce alzai il bicchiere verso Ewan brindando facendo tintinnare i nostri bicchieri mi schiarii la voce.
Bhe... che dire? A noi gay e ai nostri problemi del cavolo che non troveranno mai soluzione!
Bevvi il biacchiere tutto d'un sorso guardandolo negli occhi, poi mi voltai e lo misi nel lavabo.
Tornai a guardarlo sorridendo, chissà cosa stava pensando, forse mi avrebbe preso per un patetico ragazzino...
Sei sorpreso?
 
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Dagda16
view post Posted on 9/12/2011, 20:12




ewantanatos

Bé... sì.
Quindi annuii, sorridendo. Mi piaceva quel ragazzo, forse perché mi stava aiutando.
Tirai indietro la sedia e posai i piedi, incrociati, sul tavolo.
Più per il fatto che sono straordinariamente capace di isolarmi dal mondo quando sono in difficoltà. Me ne sarei accorto prima, forse, se non fossi stato troppo impegnato a pensare a Will... l'amico che ti dicevo... aprii di nuovo il frigo e presi la bottiglia di liquore al mirtillo.
Mi riempii il bicchiere e in quel preciso istante sentii bussare. Mi alzai e mi avvicinai alla porta, con l'intento di vedere chi era dal foro posto sulla porta per guardare in corridoio.
Ewan, sono io. Te l'avevo detto che venivo da te... cazzo... e se non c'è?
Mi bloccai. No, no, no, NO!
Portai la mano alla maniglia, e aprii. Guardai il suo volto abbronzato guardarmi, interdetto. Non sapeva capire il mio modo di parlare a gesti, quindi dovevo sempre scrivergli quello che dicevo.
Ma le gambe erano come incementate al suolo, e prendere il blocchetto per me fu di uno sforzo immane. Scrissi con le mani che mi tremavano.
Mi dispiace, il messaggio mi è arrivato tardi e ormai avevo già un ospite... prova a chiedere a Denny se ha posto in casa sua.
Gli mostrai il foglio quasi sconvolto. Will guardò Victor da sopra la mia spalla. Oh... capisco. Ok, allora me ne starò da Denny. Nessun problema... solo che mi andava di stare un po' con te... allora ciao sorrise, e io mi sentii quasi male.
Se ne andò, e chiusi la porta. Appena la soglia si chiuse, caddi a terra: le mie gambe avevano ceduto. Perché doveva sempre dirmi certe frasi...?
 
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blackychan
view post Posted on 9/12/2011, 20:27







Stavo per rispondere a ciò che aveva appena detto quando sentii bussare contro la porta, chissà chi poteva cercarlo.... Ewan si diresse subito verso quest'ultima e rimase impietrito mentre stava guardando dallo spioncino, cosa...
Come un automa lo vidi aprire la porta e di fronte a lui apparve un bel ragazzo abbronzato che gli chiedeva di passara lì la notte.
Quello doveva essere WILL.
Lo vidi farmi cenno con la testa e poi andarsene con una bella frase ad effetto, non c'era che dire.
Bastardo!
Quando Ewan chiuse la porta lo vidi accasciarsi a terra.
No diavolo, non poteva fare così, non doveva buttarsi così giù per uno stronzo del genere!
Gli andai subito incontro e lo sorressi per le spalle, si era fatto molle.
Andiamo, ti accompagno a stenderti.
Detto questo lo portai in camera da letto e lo adagiai sul materasso accarezzandogli appena la fronte, mi pareva un bambino indifeso.
Su, riprenditi, adesso è andato via...
 
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Dagda16
view post Posted on 9/12/2011, 20:31




ewantanatos

Oddio, oddio, oddio...
Perché a me, perché doveva sempre succedere a me? Non anche lui...
Mi accorsi solo dopo che non mi trovavo più inginocchiato davanti alla porta chiusa ma steso sul mio letto sfatto e pieno di indumenti puliti che non mettevo quasi mai nell'armadio. Victor mi aveva accompagnato lì.
L'avrei ringraziato se ne avessi avuto la forza.
Fissavo il soffitto senza poter fare altro. Cosa significava che voleva stare con me, CHE CAZZO SIGNIFICAVA?
Alla fine mi accorsi di star stringendo le coperte con una presa ferrea. Tornai in me.
Scuotevo la testa, e pensai che, se non ci fosse stato Victor, avrei lasciato entrare Will in casa mia e... chissà cosa sarebbe potuto succedere.
Ero stufo marcio di essere usato per i divertimenti degli altri. Anche perché sapevo benissimo che Will non era come me. Ogni settimana si faceva una diversa... e se mi avesse considerato come "uno giusto per provare com'è andare con un maschio"?
Ci ripensai. Non sarei andato a lavorare il giorno dopo. Non ce la potevo fare.
Non mossi neppure un dito. L'unica cosa che riuscii a fare per dare a Victor un piccolo cenno che c'ero, fu un debole sorriso angosciato.
 
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blackychan
view post Posted on 9/12/2011, 20:43







Lo vidi disperarsi, stringere convulsivamente le coperte, rilassarsi, cercare di prendere il pieno controllo di se e poi rivolgermi un sorriso angosciato, no... non potevo vederlo così, non ci riuscivo, davvero...
Basta.
Per la prima volta nella mia vita stavo per perdere il controllo delle mi emozioni! Ed era solo merito suo e di quel suo modo di fare... non potevo credere che si stesse rassegnando in quel modo.
In pochi secondi, senza sapere come avevo fatto, mi ritrovai su di lui con in mano il colletto della sua maglietta nera
Perchè sorridi? Non c'è nulla da sorridere, stupido! Quello è un grandissimo bastardo. Ti sta facendo soffrire e tu che fai? Ridi!
Senti, fai tutto quello che vuoi. Piangi, disperati, ma ti prego non fare così...

Lasciai il suo colletto e poggiai le mani sul suo petto, gli aveo detto tutto ciò che pensavo.
Sicuramente mi avrebbe mandato via...
 
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Dagda16
view post Posted on 9/12/2011, 20:48




ewantanatos

Restai a dir poco sorpreso dalla sua improvvisa dimostrazione di... non sapevo cosa fosse, ma era incazzato furioso.
Scossi la testa.
E cosa pensi che mi risolva piangere? Ho già pianto abbastanza quando ho capito che è colpa mia se mia madre e mio fratello sono morti, ho pianto fin troppo quando a tredici anni sono stato rifiutato con una risata in faccia, e ho pianto ben tre mesi tagliandomi le vene perché il mio ex mi stava tradendo con una ragazza... lasciai ricadere le braccia ai miei fianchi.
Un'improvvisa cattiveria mi infiammò di botto. Presi Victor per i fianchi e lo rovesciai.
Adesso ero io a essere sopra di lui. Stavo per mettermi a piangere in effetti. Ma mi aiutava? No.
O forse ti aspetti che le mie lacrime possano risolvermi la vita? Pensa: sono nato il giorno di san Valentino. E per me l'amore non esiste conclusi, abbandonando di nuovo le braccia lungo i fianchi.
Che pensasse quello che voleva. Che ero masochista, che ero un vigliacco e un idiota.
Ma ero stanco di essere preso in giro.
Cosa dovrei fare secondo te, ora? gli chiesi alla fine, guardandolo negli occhi.
 
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blackychan
view post Posted on 9/12/2011, 20:59






Mi ritrovai improvvisamente sotto di lui, senza sapere nè come nè perchè.
Lo guardai parlarmi della sua vita, delle sue sofferenze, di quel che aveva patito per tutto questo tempo... per colpa dell'amore.
L'amore per te non esiste?
Che cosa brutta da dire.
Mi puntellai con i gomiti fino a raggiungere il suo viso, lo guardai da dietro gli occhiali per pochi secondi, poi sentii la sua domanda.
Distolsi lo sguardo, cosa doveva fare ora?
E lo chiedeva a me? Io ero sicuramente la persona meno indicata per dargli quella risposta.
Tornai a guardarlo, stavolta però mi tolsi gli occhiali e mi avvicinai un po' di più al suo viso schiarendomi la voce che sentii un po' roca mentre gli sfioravo i capelli.
Le lacrime, dato che non puoi urlare per il dolore, servono a farti sfogare...
Lo guardavo negli occhi intensamente, mi sentivo stranamente attratto da quel suo modo insicuro di comportarsi eppure ero certo che dietro quell'insicurezza dentro di lui si agitasse qualcosa di molto più grande e intenso, bastava solo che lo lasciasse uscire fuori...
Alla fine comunque non resistetti più e cedette al desiderio di baciarlo.
Poggiai le mie labbra sulle sue castamente, ritraendole qualche secondo dopo.
 
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67 replies since 9/12/2011, 15:53   347 views
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